Amo dialogare con i materiali. Lasciare loro tutto lo spazio possibile per permettere loro di interagire con noi e suscitare quelle sensazioni  tanto concrete e connesse alla nostra percezione.

 I cinque sensi sono la porta d’accesso, è da li che immettiamo informazioni che poi saranno arricchite, adornate e articolate dall’evocazione del nostro  particolare bagaglio esperienziale.

Mentre osserviamo un’opera d’arte facciamo emergere una parte di noi stessi.

L’opera è come un codice segreto che ognuno di noi decifra in modo personale svelando punti di vista unici e spesso inaspettati.